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I VIDEO DEL PROGETTO MODELLI CIRCOLARI
Progetto Modelli Circolari
Agrifound è partner del progetto di ricerca “Modelli di produzione circolari per produzioni tipiche” insieme all’Università di Salerno (UNISA-DIFARMA), l’Università di Napoli (UNINA- CERMANU) e l’Università della Basilicata (UNIBAS-SAFE).
Referente del progetto è il Prof. Giuseppe Celano (Università di Salerno).
Questo progetto ha avuto accesso a un finanziamento di circa 300 mila euro stanziati dal Ministero dell’Agricoltura, attraverso un bando per progetti di ricerca in agricoltura biologica.
“Modelli circolari” è un progetto con approccio multi-attoriale in cui al centro è posta l’azienda agricola biodinamica e lo studio analitico dell’applicazione del metodo biodinamico i cui capisaldi sono l’adozione del ciclo chiuso e l’uso dei preparati.
Gli obiettivi sono i seguenti:
Sistemi di allevamento mirati alla massimizzazione dell’efficienza d’impiego di risorse alimentari aziendali tramite specie, razze e sistemi alimentari e di gestione del bestiame a basso impiego di capitale;
– Valutazione degli impatti dei modelli sperimentalmente testati in termini socio-economici, di servizi eco-sistemici forniti, di qualità delle produzioni, di potenzialità per l’accesso al mercato e di redditività complessiva aziendale
– Incremento delle conoscenze scientifiche relativamente a produzione, composizione, azione di fattori della produzione prodotti in azienda (compost, preparati, tea di compost)
– Produzione di Manuali di Best practices, utilities per la gestione delle risorse carboniose aziendali.
La peculiarità di questo lavoro di ricerca sta nel validare il metodo biodinamico attraverso una ricerca scientifica svolta con scienziati e gruppi di ricerca di alto livello, è l’opportunità che l’Associazione per l’Agricoltura biodinamica, attraverso Agrifound in partenariato con l’università di Salerno offre alle aziende agricole biodinamiche coinvolte. Un partenariato di eccellenza che vede la partecipazione di Alessandro Piccolo direttore del centro di ricerca Cermanu di Napoli e Manuela Giovannetti microbiologa dell’università di Pisa.